Emergenza educativa - Mons. Luigi Negri

Recensione di Mons. Gino Oliosi
Luigi Negri, "Emergenza educativa. Che fare?" si presenta come uno strumento utile per quella funzione educativa così gravida di difficoltà e su cui la Chiesa, ormai in tutti suoi vertici supremi, cominciando dal Santo Padre Benedetto XVI, ha richiamato e richiama in modo drammatico l’attenzione.
Nel primo capitolo è argomentato del senso di Emergenza educativa: per chi fa del “relativismo il proprio credo” l’educazione oggi non è semplicemente difficile ma impossibile e richiede veramente una nuova evangelizzazione.
Nel secondo capitolo si sviluppa la consapevolezza che educare è la grande sfida per ricondurre l’io alla coscienza di sé e del suo impegno nel mondo cioè di sapere perché ogni persona vive, da dove viene e a cosa è destinata.
Anche il tema Educare: dalla tradizione alla convinzione punta alla consapevolezza che io sono me stesso perché non appartengo solo a me ma implico un altro, un altro come estensione e profondità, e soprattutto come verticalità con il Donatore divino del mio e altrui essere, come tutto il mondo che mi circonda.
Famiglia, Chiesa e società nell’educazione vede la famiglia come il volto della Chiesa nella società, come la cellula che fa nascere uomini nuovi, dove l’uomo e la donna si preparano alle loro responsabilità professionali e sociali, espressione della capacità di conoscere, di amare, di rapportarsi, di creare, di rischiare e anche di sbagliare ed è nell’unità dell’uomo e della donna, nel loro cuore, nella loro libertà che si esprime il Mistero di Cristo, la presenza del Signore.
Chiesa: luogo della pedagogia e della libertà cristiana risponde, con la più grande risorsa che è l’incontro oggi, come in continuità da duemila anni, con la Persona di Gesù Cristo, al che fare? di fronte all’emergenza educativa. E’ la nuova evangelizzazione di un uomo segnato dalla tentazione di autoproclamarsi autonomo, autosufficiente in rapporto al suo Donatore divino sia come tendenza e sia come conseguente scetticismo. L’ipotesi cristiana di chi educa in rapporto a chi viene educato accade in una rinnovata amicizia fra fede e ragione da cui soltanto può nascere quella grande testimonianza di carità che è la forza creativa anche oggi del cristianesimo. Essa sollecita la libertà e la responsabilità dell’uomo a quel profondo processo di assimilazione a Cristo dal quale soltanto nasce l’uomo nuovo cui tutti originariamente aspiriamo.
Gli insegnanti, in una società variegata come la nostra, educano per ciò che sono cioè per la loro cultura che non si aggiunge all’insegnamento ma lo anima, lo forma organicamente interrogando sulla verità del mondo, della storia, del proprio e altrui essere dono del Donatore divino. Tutto questo in uno stretto connubio di fede-ragione- amore destando continuamente la sensibilità per la verità che libera dalla schiavitù dell’ignoranza, invitando continuamente la ragione ad amare la ricerca del vero, del bene, di Dio e, su questo cammino storico, sollecitarla a scorgere le utili luci logiche cioè veritative dell’appartenenza ecclesiale per incontrare il darsi definitivo di Dio nell’incarnazione, passione, morte, risurrezione, dono dello Spirito e incontrare Cristo in vissuti fraterni di comunione come Luce che illumina e dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione decisiva.
Ecco perché l’insegnamento della religione cattolica in un itinerario critico culturale e oggettivo dei fattori fondamentali che caratterizzano la società italiana non poteva non essere offerto nella scuola pubblica di Stato.
Vengono anche offerte le implicazioni educative dell’enciclica Spe salvi per superare quella “difficoltà di giudizio” nell’affrontare la modernità.
Capitolo conclusivo ma anima di tutto il percorso è allargare la ragione anche alla conoscenza per testimonianza che le viene dalla fede cristiana e dalla sua testimonianza, come per tutti da gran parte della propria esperienza per non inaridire come un albero le cui radici non raggiungono più le acque che gli danno vita.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Arrivo su questo sito su segnalazione di un amico sul mio blog.
Vedo che selezionate libri con grande cura e attenzione a certi valori.
Ringraziamo.

Un saluto a tutti i bloggers e i cercatori di Dio

Andrea
http://andreamacco.wordpress.com/